Lavorare da remoto come assistente virtuale offre una flessibilità senza precedenti, ma è fondamentale garantire la sicurezza delle informazioni e la protezione dei dati sensibili. In un ambiente digitale in continua evoluzione, ci sono diverse sfide e minacce legate alla sicurezza informatica che un’assistente virtuale deve affrontare.
Attacchi informatici
Gli attacchi informatici sono una delle principali preoccupazioni per le assistenti virtuali che lavorano da remoto.
È essenziale adottare misure per proteggere i dati sensibili e impedire l’accesso non autorizzato, utilizzando strumenti di sicurezza come firewall, antivirus e crittografia dei dati per creare una barriera protettiva intorno alle informazioni sensibili. È, inoltre, fondamentale mantenere tutti i dispositivi e software aggiornati per beneficiare delle ultime patch di sicurezza.
Per lavorare da remoto in sicurezza, occorre conoscere le principali minacce informatiche da cui nessuno può ritenersi immune:
- attacchi di phishing
- attacchi ransomware e malware
- perdita accidentale o furto di apparecchiature o dati.
Vediamo di cosa si tratta e come ridurre i rischi di subire attacchi informatici o perdere dati.
Phishing.
Il lavoro a distanza prevede un costante utilizzo della posta elettronica. Per lavorare da remoto in sicurezza (e anche in ufficio) è importante conoscere il phishing.
Il phishing è generalmente effettuato tramite link inviati via e-mail con la richiesta di fornire le proprie credenziali (login/password, carta di credito, dati anagrafici, ecc.) con lo scopo di compiere attività illecite, come il furto di identità, truffe finanziarie, furto di dati, ecc.
Sul sito del Garante è pubblicata una scheda intitolata IL PHISHING: attenzione ai pescatori di dati personali con cinque consigli pratici.
- Il buon senso prima di tutto. Dati, codici di accesso e password personali non dovrebbero mai essere comunicati a sconosciuti. Il Garante inoltre suggerisce cosa fare se si ricevono messaggi sospetti.
- Occhio agli indirizzi. Molte volte gli indirizzi e il nome del mittente racchiudono evidenti errori di grammatica.
- Proteggersi meglio. La protezione può avvenire tramite antivirus, password complesse, e accorgimenti come non memorizzare dati personali e codici di accesso nei browser utilizzati per navigare online.
- Acquisti online in sicurezza. Si consiglia di adoperare carte prepagate in modo che in caso di violazione di dati possa limitarsi il più possibile la condivisione di dati di conti correnti o carte di credito.
- La prudenza non è mai troppa. È utile attivare ad esempio attivare sistemi di alert automatico che avvisano l’utente di ogni operazione effettuata. Qualora si pensi di essere vittima di phishing contattare le persone di riferimento degli istituti di credito.
Spesso negli attacchi di phishing non c’è corrispondenza tra il nome del dominio e l’indirizzo email. Un’analisi dell’indirizzo email del mittente o dell’URL può immediatamente mostrarne le differenze. Il passaggio del mouse sull’indirizzo del mittente, senza cliccare, consente di vedere in anteprima l’effettivo indirizzo.
Malware, ransomware, virus.
Un malware è un programma maligno progettato con il solo scopo di arrecare danni a chi lo utilizza.
I virus sono un tipo particolare di malware progettati appositamente per replicarsi infettando altri file del computer.
I virus possono essere nascosti nei comuni documenti PDF, Word o Excel e possono essere avviati aprendo un allegato contenuto in un messaggio di posta elettronica.
Un ransomware è un attacco di tipo malware che infetta uno o più sistemi, criptando le informazioni contenute in documenti, immagini, fogli di calcolo, database col fine di richiederne un riscatto.
Per difendersi dai software malevoli è fondamentale installare e aggiornare un buon antivirus, dotarsi di un firewall e di un buon antimalware.
Il backup periodico dei dati è un’altra misura di sicurezza di vitale importanza per assicurarci una copia dei dati in caso di danneggiamento o perdita degli stessi che può avvenire, ricordiamolo, non solo a causa di un programma maligno ma anche a seguito di perdita, furto o danneggiamento di un dispositivo.
Protezione delle password: usa password robuste e gestori di password
Le password deboli sono una delle vulnerabilità più comuni che possono essere sfruttate dagli aggressori.
Assicurati di utilizzare password robuste, combinando lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali. Evita di utilizzare la stessa password per più account e considera l’utilizzo di un gestore di password affidabile per memorizzare in modo sicuro le tue credenziali. Inoltre, abilita l’autenticazione a due fattori quando disponibile per un ulteriore livello di sicurezza.
Indicazioni utili per una corretta gestione delle password sono contenute nell’infografica del Garante.
Si consigliano password complesse costituite da almeno 8 caratteri di diversa tipologia (lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri, caratteri speciali).
Il Garante suggerisce inoltre di modificare spesso le password senza utilizzare password già usate in passato.
Meglio evitare sistemi di autenticazione automatizzata che chiedono di salvare la passord dopo aver effettuato il login perchè ne potrebbe risultare compromessa la sicurezza degli account in caso di furto o perdita del dispositivo.
Sono scongliate alcune pratiche ancora troppo diffuse come i post-it con nome utente e password appiccicati ai monitor dei PC, fogli cartacei in cui sono riportate credenziali e conservati in un cassetto facilmente accessibile, fogli in Excel condivisi e non protetti, ecc.
Esistono diversi sistemi, i cosidetti “Gestori di password”. Si tratta di programmi specializzati che generano password sicure e consentono di memorizzare in formato digitale tutte le password salvandole in un database cifrato sicuro.
Utilizzo di una VPN per lavorare da remoto in sicurezza.
Mi capita spesso di lavorare lontano da casa e di avere bisogno di proteggere la connessione Internet e la privacy online.
Per questo, sia sul PC sia sul cellulare, utilizzo una VPN, cioè Virtual Private Network (rete privata virtuale) che crea un tunnel cifrato per i miei dati proteggendo la mia identità online e mi permette di utilizzare gli hotspot Wi-Fi pubblici in modo sicuro.
L’utilizzo di una VPN permette anche di nascondere il proprio indirizzo IP rendendo possibile l’accesso a siti bloccati.
In Italia l’utilizzo di una VPN non è illegale, dipende dall’uso che se ne fa. Ad esempio, usare una VPN per guardare contenuti in streaming su Netflix può costituire una violazione dei termini di servizio dell’azienda.
Se si viaggia all’estero, occorre inoltre prestare molta attenzione ai Paesi in cui le VPN sono vietate perchè il loro utilizzo potrebbe comportare conseguenze spiacevoli.
Backup regolare dei dati: protezione contro la perdita di informazioni
La perdita di dati può essere devastante per un’assistente virtuale.
Assicurati di effettuare regolarmente backup dei tuoi dati importanti.
Puoi utilizzare servizi di backup cloud o dischi rigidi esterni per mantenere una copia sicura dei tuoi file.
Inoltre, verifica periodicamente l’integrità dei tuoi backup per assicurarti
che siano completi e utilizzabili in caso di necessità.
Concludendo, lavorare da remoto come assistente virtuale offre vantaggi considerevoli, ma la sicurezza informatica non può essere trascurata. Seguendo queste misure di sicurezza, puoi proteggere te stessa, i tuoi clienti e le informazioni sensibili da potenziali minacce. Ma ricordati di mantenere sempre alta l’attenzione perchè la scarsa informazione e l’errore umano costituiscono le prime minacce alla sicurezza dei dati.