Come fa un’assistente virtuale a trovare clienti?
La risposta a questa domanda non inizia con l’elenco di azioni da compiere ma, come per ogni altra attività, con la ricerca del cliente ideale.
Prima di ipotizzare un piano d’azione per trovare clienti, è bene ricordarsi che “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca).
Il cliente ideale.
Chi è il cliente ideale?
Ho letto da qualche parte che:
- Non tutti sono interessati a quello che offri
- Non puoi piacere a tutti
- Se ti rivolgi a tutti finisci per non piacere a nessuno.
Il cliente ideale è quello che cerca esattamente quello che tu offri e che è disposto a spendere esattamente quanto tu chiedi.
A che target vuoi rivolgerti? Che tipo di attività svolge il tuo cliente ideale? Cosa ama fare? Quali sono i suoi principali interessi? Dove puoi intercettarlo?
Questi sono solo alcune delle domande che ci dobbiamo porre per creare il profilo del cliente ideale.
Una volta che avremo un’idea precisa del nostro cliente ideale, il passaggio successivo sarà quello di individuare un problema e offrirne la soluzione.
Quali sono i problemi del mio cliente ideale? Per quali motivi trascorre la notte con gli occhi aperti? Di cosa ha bisogno? Come posso essergli d’aiuto?
Trovata la risposta a queste domande, possiamo inizare a pensare ad un piano d’azione per trovare clienti.
Passaparola.
La figura dell’assistente virtuale è tutt’ora poco nota in Italia.
Purtroppo, esiste ancora una certa diffidenza nel delegare parte della propria attività ad una persona sconosciuta, seduta ad una scrivania magari dall’altra parte del mondo, di cui non si conoscono attitudini e affidabilità.
Per questo motivo ho trovato utile, almeno all’inizio, informare amici, parenti e conoscenti dell’inizio della mia nuova attività.
Prima di iniziare a parlarne, è opportuno aver già preparato un Elevator Speech, letteralmente il ‘discorso dell’ascensore’. Immaginati di spiegare ad una persona cosa fai mentre siete insieme sull’ascensore. In 30 secondi, più o meno, dovrai essere in grado di illustrare la tua professione ad uno sconosciuto e fargli capire perché quello che fai è importante per i tuoi clienti.
Sito web.
Per un’assistente virtuale la presenza online è fondamentale.
Il sito di un’assistente virtuale avrà, come contenuto minimo:
- La pagina ‘Chi sono’. Essendo spesso una delle pagine più consultate, è bene che sia scritta con cura e in modo possibilmente originale. Sarà il tuo biglietto da visita. Il potenziale cliente, non potendoti incontrare, vorrà sapere qualcosa in più di te, qualcosa in più di un elenco di titoli ed esperienze pregresse. Qualcosa che gli dica chi sei;
- La tua unique selling proposition, cioè il messaggio che scegli di rappresentare e che ti differenzia dalla concorrenza. Sostanzialmente dovrebbe rispondere subito alla domanda più immediata che un cliente si pone scoprendo la tua attività: “Cosa ti distingue dalla concorrenza?”;
- L’elenco e la descrizione dei servizi offerti, possibilmente spiegando perché rappresentano la soluzione al problema del tuo cliente ideale;
- Il blog in cui pubblicare periodicamente articoli sull’assistenza virtuale, parlare di problemi e relative soluzioni, di tool e strumenti utili, contenuti informativi, ecc.;
- La pagina dei contatti;
- Eventuali recensioni.
Social network.
I social network sono un’arma potentissima per trovare clienti purché vengano utlizzati in modo professionale.
Ogni social network ha le sue regole, ma in linea di massima si inizierà creando una pagina aziendale curata nel minimi dettagli (dall’immagine di copertina, alla BIO, passando per i contenuti).
E’ opportuno inviare amici e conoscenti a seguire la pagina solo se si pensa che possanno essere veramente interessati ai contenuti che saranno pubblicati. L’invito a seguire la pagina (o ad accettare un collegamento, ad es., nel caso di Linkedin), sarà accompagnato da un messaggio personalizzato.
Sarà importante pubblicare periodicamente contenuti di qualità (ad esempio, gli articoli del blog), aggiornamenti, nuovi servizi, tutorial, condividere contenuti altrui, purché in linea con la nostra pagina.
L’ideale sarebbe stimolare l’interazione coinvolgendo il tuo pubblico a commentare e condividere. Inutile dire che ai commenti occorre rispondere subito o il prima possibile.
Nei social network sarò opportuno iscriversi ai gruppi di interesse, dialogare, interagire con gli altri membri del gruppo.
Ricerche Online.
Trovare clienti non vuol dire solo farsi trovare, ma anche cercare clienti con una modalità più attiva.
In genere, le start up sono tra le categorie più propense ad avvalersi di servizi di assistenza virtuale proprio per l’elasticità che caratterizza questa professione: l’imprenditore sostiene solo il costo del lavoro effettivamente svolto senza farsi carico di tutti gli oneri connessi ad un’assunzione. Risparmiando quindi sui costi dei contributi previdenziali, TFR, ferie, malattia, permessi, congedi, periodi di inattività, ecc., ma anche sui costi strutturali. Ad esempio, non sarà più necessario allestire una postazione di lavoro, predisporre le necessarie attrezzature, sostenere dei costi aggiuntivi per le utenze.
Il Data base delle start-up e delle PMI innovative è pubblico e online. Una ricerca mirata consente di raggiungere facilmente i siti dei potenziali clienti dalla VA individuati come possibili leads.
Per individuare clienti da contattare proponendosi in modo attivo, può essere utile consultare il Registro delle Imprese presso la CCIAA.
Esistono poi numerosi elenchi di associazioni di categoria a cui proporre i propri servizi.
Quasi tutte le associazioni di categoria sono presenti in Internet e molte offrono la possibilità di convenzionarsi per offrire i propri servizi a prezzi calmierati per i soci. In alcuni casi, i siti delle associazioni pubblicano gli indirizzi mail dei propri associati affinché sia possibile contattarli direttamente.
Piattaforme per free lancer.
Sulle piattaforme di intermediazione per free lancer si incontrano ogni giorno i freelancers di tutto il mondo e le aziende in cerca di professionisti.
Solo per citarne alcune: Freelancer, Peopleperhour, addlance, twago, WWR, fiverr, Guru, ecc.
Questo modo di trovare clienti si addice per lo più alle VA disponibili a lavorare su singoli progetti, con clienti di volta in volta diversi.
Raramente potrà rappresentare un’opportunità per chi desidera costruire relazioni professionali durature.
Annunci di lavoro.
In alcuni casi si può tentare di rispondere agli annunci di lavoro proponendo i servizi di VA, anche se non espressamente richiesti dall’annuncio, purchè sia ragionevole supporre che l’attività descritta nell’annuncio possa essere svolta senza la presenza fisica della VA nell’ufficio aziendale.
Altra strada percorribile potrebbe essere quella di presentare i propri servizi attraverso la pagina “Lavora con noi” presente su molti siti aziendali.
Tutto questo lavoro, però, sarà inutile (o molto dispendioso) se non sarà rivolto al vostro cliente ideale.