Con la recente riforma del Codice del Terzo Settore, entrata in vigore con la Legge 104/2024 pubblicata sulla G.U. n. 168 del 19 luglio 2024, sono state introdotte modifiche rilevanti in materia di rendicontazione per le associazioni.
L’articolo 4 della legge ha modificato diversi aspetti del Codice del Terzo Settore (d.lgs. 117/2017), apportando cambiamenti sia sostanziali che temporali. Tra questi, spicca l’innalzamento dei limiti economici per la redazione del rendiconto per cassa, che offre nuove opportunità di semplificazione gestionale.
Cosa cambia con il nuovo limite
La chiave di volta della nuova disciplina contabile risiede nelle modifiche all’articolo 13 del Codice del Terzo Settore.
In precedenza, il rendiconto per cassa era consentito solo agli enti con un volume di entrate inferiori a 220.000 euro annui. Con la nuova legge, il limite è stato innalzato a 300.000 euro annui. Questa misura si applica esclusivamente agli enti privi di personalità giuridica. Gli enti dotati di personalità giuridica con entrate superiori a 60.000 euro annui, invece, sono tenuti ad adottare il bilancio di esercizio, comprensivo di stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione.
Questa modifica rappresenta un compromesso tra due esigenze: da un lato, semplificare gli obblighi amministrativi per gli enti di dimensioni ridotte; dall’altro, garantire la trasparenza patrimoniale per gli enti con personalità giuridica, fondamentale per i creditori, i donatori e gli uffici del RUNTS.
Vantaggi del rendiconto per cassa
L’adozione del rendiconto per cassa offre diversi vantaggi:
Semplificazione amministrativa: la registrazione si limita alle operazioni effettivamente incassate e pagate, riducendo la complessità gestionale.
Trasparenza migliorata: il metodo è più accessibile e comprensibile, sia per i membri dell’associazione sia per gli stakeholder esterni.
Riduzione dei costi: gli enti possono spesso evitare di affidarsi a professionisti per la gestione di una contabilità complessa.
Gli ETS con entrate inferiori a 60.000 Euro
Un’ulteriore semplificazione riguarda gli enti con entrate inferiori a 60.000 euro annui, che possono adottare un modello di rendiconto per cassa ancora più semplificato, con indicazione delle entrate e delle uscite in forma aggregata. Questo modello sarà disciplinato da un decreto del Ministro del lavoro, con il parere obbligatorio del Consiglio nazionale del Terzo Settore.
Tempistiche di applicazione
I nuovi limiti dimensionali si applicheranno a partire dal bilancio relativo al primo esercizio finanziario successivo all’entrata in vigore della legge. Per gli enti con esercizio coincidente con l’anno solare, la nuova disciplina si applicherà ai bilanci relativi all’anno 2025. Gli enti con esercizi finanziari non coincidenti con l’anno solare dovranno fare riferimento alla data di inizio del loro esercizio 2024-2025.
Conclusioni
L’innalzamento dei limiti per il rendiconto per cassa rappresenta una grande opportunità per semplificare la gestione finanziaria degli ETS. Una gestione accurata e trasparente contribuirà a rafforzare la fiducia di soci e stakeholder nel lavoro svolto dall’ente.