Spesso il costo del lavoro induce gli imprenditori italiani a rinunciare ad assumere dipendenti perché i conti non lo consentono.
Altri optano per soluzioni a basso costo a sacrificio della professionalità e della produttività.
Costo del lavoro dipendente. Fattori da considerare.
Si dice che un dipendente costi all’azienda il doppio della sua retribuzione netta.
Questa stima si calcola in base alla retribuzione, costituita dalla retribuzione annua lorda (comprensiva di ratei 13^, ferie, permessi, ecc.), dai costi INPS a carico dell’azienda, INAIL e TFR e da eventuali oneri accessori (es., buoni pasto).
Ma occorre considerare anche altre voci di costo.
Costo del tempo e delle risorse impiegate per la formazione, soprattutto quando il neo assunto non ha l’esperienza necessaria per svolgere le mansioni richieste.
Una volta completata la formazione iniziale dovrai mettere in preventivo i costi per l’aggiornamento professionale.
Costi strutturali. Un dipendente ha bisogno di una postazione di lavoro.
Dovrai pertanto calcolare i costi strutturali legati alla sua presenza fisica in ufficio (uno spazio per lavorare con una scrivania, un computer, una stampante). Ma anche i costi delle utenze (riscaldamento, energia elettrica), quelli relativi alla pulizia dei locali, alla fornitura di materiale, ecc.
Costi di amministrazione del personale. A meno che tu sia un esperto di amministrazione del personale, avrai bisogno di un consulente del lavoro che elabori i cedolini e si occupi di tutti gli aspetti amministrativi.
Prevenzione e sicurezza sul lavoro. La normativa in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro, impone ai datori di lavoro una serie di obblighi che inevitabilmente comportano:
- Costi per la formazione del personale
- Costi per i DPI (dispositivi di protezione individuale) e per i controlli e la manutenzione dei macchinari;
- Costi per la consulenza sulla sicurezza sul lavoro;
- Costi per l’attrezzatura antincendio.
Costi legati all’improduttività. Ad esempio, i tempi morti, le pause, ecc.
Quanto costa un’assistente virtuale?
Ecco perché, dopo i paesi anglofoni, anche in Italia si sta sempre più diffondendo la figura dell’assistente virtuale che, in molti casi, può essere incaricata al posto di un lavoratore subordinato, anche se l’assistente virtuale non rappresenta l’alternativa economica all’assunzione di un dipendente.
Spesso la prima domanda che ci si pone pensando a questa figura è “Ma quanto costa un’assistente virtuale?”.
Un’assistente virtuale può svolgere servizi di vario genere, dai compiti esecutivi di segreteria alla realizzazione di siti, alla gestione di progetti. Data l’eterogeneità dei servizi e la diversa complessità di ciascuno di loro, non si può dire a priori quanto costa un’assistente virtuale. Diverso sarà il costo di un’assistente virtuale che si occupa di gestire la tua agenda appuntamenti dal costo di un’assistente virtuale specializzata nella realizzazione di un sito Internet in tre lingue.
Inoltre, anche l’assistente virtuale, come ogni professionista, ha le sue tariffe.
In modo molto approssimativo, possiamo dire che le tariffe possono variare dai 20-25 Euro all’ora per i servizi più semplici, ai 50 Euro/ora per i servizi che richiedono una maggior specializzazione.
In altri casi, il contratto è svincolato dal numero di ore lavorate e si stabilisce un compenso forfettario in base all’obiettivo.
Altri vantaggi dell’assistenza virtuale
Se hai letto fin qui, probabilmente ora farai due conti per capire se può essere utile per te contattare un’assistente virtuale al posto di un dipendente e perché scegliere una VA.
Nel fare i tuoi calcoli, però, tieni presenti alcuni fattori.
Risparmio economico
Questo è il vantaggio più evidente dell’assistenza virtuale. Se concordi una tariffa oraria, pagherai per le ore di lavoro effettivamente svolte. Niente ferie, niente malattia, niente tredicesima, niente TRF, ecc.
Orientamento al risultato e problem solving
Qualunque siano le difficoltà che un progetto può presentare, l’assistente virtuale cercherà sempre di trovare la miglior soluzione perché è fortemente motivata a raggiungere il suo obiettivo. Questo perché, come ogni professionista, anche l’assistente virtuale sa che un cliente soddisfatto è il miglior passaparola.
Risparmio di tempo
Quanto vale il tuo tempo?
Se dedichi un’ora al giorno alle attività di back office, anzichè concentrarti sul tuo business, quanto hai risparmiato? O meglio, quanto avresti potuto ricavare se invece avessi delegato questa attività e in quell’ora ti fossi dedicato alla crescita della tua azienda?
Inoltre, se avrai stabilito in modo chiaro tempi e modalità di svolgimento dell’attività delegata, non dovrai continuamente perdere tempo a controllare come procedono i lavori ma farai soltanto delle verifiche periodiche nei tempi e nei modi che avete stabilito.
Specializzazione
Da qualche parte ho letto una frase che dice più o meno così: “Se pensi che un professionista ti costi molto, pensa a quanto ti costerebbe un dilettante”.
Penso che queste parole meritino una riflessione da parte di chi pensa di poter risparmiare assumendo personale non specializzato.
Ecosostenibilità
Chi è sensibile a questo argomento non potrà fare a meno di osservare come il lavoro da remoto, frequentemente svolto presso l’abitazione dell’assistente virtuale, contribuisca a ridurre l’inquinamento con buona pace delle emissioni di CO2.
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